La dottrina dell'Io

L’espressione diretta del complesso della razionalità relega in una inevitabile situazione di infelicità: il surrealismo mascherato, ma ben riconoscibile, nell’allucinata realtà d’ogni giorno, sopravvive alla fittizia esalazione dell’anima facendone della stessa, esempio di mercimonio.

Pronto a fabbricare saggezza, senza neppure conoscerne la vera prospettiva, l’umano acquisisce dinamiche variegate come franca connotazione di un fallimento individuale. Situazioni inverosimili spesso correlate da frigidità sentimentali tradiscono rimorsi di coscienza che deprimono l’Ego.

Siamo concepiti d’infinito!

Svesto il tempo dal suo essere razionale per evolverlo a godimento della follia.

Il viaggio ha inizio quando tutto sembra finito. Da quell’istante la paura svanisce; il tempo, lo spazio, sono pure congetture mentali. Non legano al susseguirsi di una continua rigenerazione. Il dubbio non dev’essere considerata una colpa, né è un peccato d’orgoglio; ma, all’inverso, è un sofferto dovere verso sé stesso, una manifestazione dell’essere, un atto di umiltà verso il mistero del Trascendente e della creazione.

Gli studi pragmatici sul sensibile riportano ad immagini di quotidianità che evidenziano il trascorso di chi si accinge, senza falsa modestia, a diventare presenza importante nel vero. Se ognuno di noi si considerasse colonizzatore del proprio animo, tutto sembrerebbe testimonianza di un eterno che non può essere racchiuso nelle stanze del peccato.

...Non ha senso seminare nuove passioni su quelle vecchie: esse rinascono sempre. Non esiste forza al mondo che ne possa strappare le radici.

Ho guidato menti alla conquista, spesso spasmodica, di felicità effimere. Sono stato alleato del tempo senza sapere che esso stesso tradiva le mie aspettative. Ho conosciuto l’amore: di esso ho bagnato le mie carni. Per esso ho svestito la mia psiche d’infinito.

Quanta tristezza nell’animo di chi, folleggiando tra versi eterei di passione, crede ancora che la vita sia sillogismo del nulla. Varco l’ultima intimità esistenziale per identificarmi al sole.

Io sono poesia!

 

Emozioni celate in frammenti di necessità spirituali che classificano l’arcaizzante conoscitivo della contraddizione psicoanalitica dell’idea del bello. L’oceano dell’esistenza è nell’attimo in cui si erra per amore.

L'amore eterno è reso conoscibile solo da anime pure.

Francesco Mappa